Tlò Plazores

Tlò Plazores

Il maso Plazores di San Vigilio di Marebbe, piccolo paesino del trentino al confine con l’Austria, vede le sue prime tracce già nel 1200, in uno scritto delle monache benedettine di un antico monastero della Val Badia. Il maso appartiene alla famiglia dell’attuale proprietario dal 1745, sempre abitato, fino al 1970 quando rimase inabitato per diversi anni. Nel 2000 Roman e sua moglie Uli decidono di aprire proprio lì, dove la sua famiglia è sempre vissuta, il loro ristorante che offriva piatti tipici del territorio. Uli poi convinse Roman a prendere un caprone, di nome Bepo, ed un asinello per riempire quella stalla vuota che lei non poteva proprio sopportare. Piano piano la stalla del Maso si popolò di pecore, mucche, papere, caprette e ad altri asinelli, portando loro tanta felicità e facendo svegliare in Roman il desiderio di essere contadino. Da questo momento iniziarono quindi ad allevare due mucche autoctone, da cui poi nacque tutta la mandria. Questa è una storia fatta tutta di amore e rispetto, di animali amici dell’uomo e di buoi adulti che si strofinano addosso ai loro allevatori. La filosofia della famiglia del Plazores è semplice, ma non scontata, amore e profondo rispetto per la loro terra per mantenere l’unicità e l’autenticità del meraviglioso angolo di Dolomiti in cui vivono.